lunedì 29 dicembre 2008

Tornare bambini


"Gli uomini si volgono a guardare ai giorni dell'infanzia come alla maggiore felicità, perché quelli erano i giorni del maggiore incanto, della maggiore semplicità e della più forte immaginazione"
(John Ruskin)


sabato 20 dicembre 2008

Paola Sirigu per L'ultima jana

L'autrice di In nome della madre vincitrice del premio Alziatior di Cagliari del 2008 mi scrive:

Carissima Pia, ho letto il tuo libro in un soffio vibrando assieme alle ali di Cicytella. E´ una bellissima favola che ci riporta in luoghi e tempi che possono apparire lontani a chi non conosce la Sardegna ma che in realtà, chi ha la fortuna di portare questa terra nel sangue, li sente così vicini da riviverne le atmosfere.
Attraverso questa lettura, usi e tradizioni sono infatti descritti con tanta maestria che a tratti pare di sentirne i profumi.
Questo racconto però è anche qualcosa di più, è una favola piena di sentimento che sprigiona calore umano e tanta tenerezza. Leggere questo libro fa star bene perché narra la forza di un sentimento delicato che fa sentire tutti un pò magici, un po´ bambini e un po´uomini. Cicytella, avvicinandosi ad un mondo toccato dalla sofferenza, porta a tutti un po´ di serenità tanto che non possiamo non condividerne le emozioni. Ti ringrazio Pia, per avermi ricordato attraverso questa bella favola che anche una nichilista come me non deve perdere mai del tutto la capacità di fare in modo che qualche volta la fantasia incontri la realtà e che per qualche tratto della vita viaggino insieme in armonia.
Ancora complimenti.
Un caro saluto. Paola Sirigu

giovedì 18 dicembre 2008

Mostra fotografica a Pescara di Federico Deidda

Informazioni della Provincia di Pescara

La piscina provinciale nelle foto di Deidda

Le foto pubblicate in questa pagina sono i dodici scatti selezionati dal reportage che il fotografo Federico Deidda ha compiuto nei due mesi scorsi all’interno della piscina provinciale di Pescara. Una struttura dell’amministrazione presieduta da Giuseppe De Dominicis che dal 2002 è gestita dall’ “Asd Orione – Pescara”, guidata da Matteo Iacono sull’impronta del personale “Matteopensiero”. Si tratta di un’associazione sportiva che si occupa particolarmente del recupero e del reinserimento dei disabili attraverso il nuoto e che vanta tra i suoi tesserati atleti o ex tali afferenti al Comitato italiano paralimpico che hanno conseguito il brevetto da istruttore della Federazione italiana nuoto e che oggi insegnano. Dalle 10 di domenica, 21 dicembre, (l’inaugurazione dell’esposizione è contestuale alla premiazione della dodicesima edizione della 24 ore di nuoto) la mostra “A stile libero. Storie di acqua e di passione” rimarrà aperta al pubblico fino al 3 gennaio, seguendo gli orari dell’impianto. Per conoscerli telefonare allo 085.4315217. L’ingresso è gratuito. Oltre ai pannelli esposti nel locale di via Luigi Einaudi, 27 (accanto all’istituto industriale “Alessandro Volta”) la “Provincia solidale” ha realizzato in mille copie il calendario 2009 che viene regalato a tutti i visitatori fino ad esaurimento e che è anche scaricabile in formato pdf. (pdo)

Pubblicata il 18-12-2008

mercoledì 10 dicembre 2008

Cosa dite dell'ultima jana, parte seconda

Su stampu e' su turnu
foto di Antonella alias Barbaricina
per GentediSardegna


Agnese Mulas di 10 anni dalla Sardegna mi scrive:


È un libro molto bello e interessante e, una delle cose più belle è proprio che accade tutto in Sardegna, con ricette, costumi, paesi e usanze sarde. Anche la trama era intrigante come i personaggi. Non mi è parso molto ironico, come c’era scritto dietro alla copertina, ma ero molto incuriosita da questa storia. All’inizio mi era parso un po’ noioso (come tutti i libri, ma questo in particolare) ma poi ho cambiato idea anzi, l’ho letto tutto d’un fiato. Questo libro mi ha aiutato a conoscere meglio la Sardegna, le sue usanze e le sue tradizioni e, prima di leggere l’ultima frase, mi era quasi dispiaciuto finirlo.


Teresa Mulas di 9 anni dalla Sardegna mi scrive:

Questo libro mi è sembrato realistico, perché contiene molte ricette sarde e anche degli episodi che possono accadere normalmente . La scena che mi è parsa più “sarda” è quella dove si racconta delle feste che si facevano in paese , e anche quella dove si descrivono le ricette e la casa di Elias . E' un libro molto bello , e le cose più belle che ha sono molte: la perfetta descrizione dei luoghi , lo stato delle persone ………ma soprattutto la bellissima idea di scrivere un libro su una leggenda della Sardegna!!!!!!!!!! Sarebbe bello che ci fosse un continuo di questa bellissima storia. Insomma , questo libro mi è piaciuto molto.

Giuseppe da Torino mi scrive:

Ho finito oggi di leggere il tuo libro. Ti ringrazio, ancora, per avermi dato la possibilità di leggerlo, sono molto contento. Ora lo leggerà Cristina.
Mi è piaciuto molto la descrizione che fai dei paesaggi, dei luoghi, dei personaggi e della cultura Sarda, nelle diverse espressioni, e dei sentimenti che ne scaturiscono.
Il risvolto etico che mi ha trasmesso la lettura della fiaba mi ha coinvolto ed emozionato, infatti, sarà per me fonte di riflessione in questo periodo di preparazione al natale.
Mentre lo leggevo e quando l’ho finito, non so perché, ma mi è venuta in mente la frase citata nel Vangelo di Luca: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c`è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta".
Quasi a dire che ogni giorno della nostra vita, possiamo decidere chi vogliamo essere.

Tiziana ha scritto dopo aver letto il cap. 13:

Mi è piaciuto tanto il modo in cui descrivi quel momento....l'alba, il silenzio dove puoi stare con te stessa e ricercare dentro di te le risposte o anche semplicemente chiudere gli occhi e farti trasportare, allungare le braccia per assorbire tutta l'energia che il sole e la nascita di nuovo giorno ti può dare......
bello brava....

Amon di GentediSardegna ha detto:

Ho finito adesso di leggere "L'ultima jana", dentro al tuo libro ho ritrovato il profumo dell'elicriso, quello che negli assolati giorni d'estate ti stordisce da quanto è intenso; io lo chiamo il profumo della Sardegna, non me ne separo mai, neanche in casa, c'è sempre qualche cestino con dentro i suoi fiori gialli. Nel tuo libro ho ritrovato il color rame cangiante del bisso, solo chi l'ha visto può capire cos'è. Ma la cosa che più mi ha colpito è stato quell'amore impossibile, quello struggente sentimento che ti tiene in vita e ti fa sperare che il domani possa cambiare. Complimenti, veramente bello.

Lucina di GentediSardegna ha detto:

Ho finito di leggere il tuo libro e ho rivissuto momenti stupendi di quando ero piccola. I profumi della mia Giara ricca di mirto e corbezzolo, i dolci fatti in casa, quando aiutavo mia madre a fare il pane, e quando mio padre mi diceva "pota sa sippa ca poneusu is fittasa da pai po su succi de sa pezza".
Sono rimasta affascinata dall'amore di Cicytella per i bambini meno fortunati e per Elias. Hai descritto perfettamente la nostra Sardegna, che solo chi l'ha vissuta può capire, tuttavia hai reso perfettamente l'idea anche a chi non c'è mai stato.
Complimenti Pia!
Non cestinare mai nulla, rendici partecipe di tutte le tue favole, racconti, storie.... spero di ritrovarti presto in libreria.

Marinella la "Callas" di GentediSardegna ha detto:

Finito libro!
Il racconto di Pia è passione pura, mai sdolcinata, ma in giusto equilibrio tra il dolce e l'amaro, tra la gioia e il dolore, come nella vita.
Passione per la sua terra nei colori, odori, sapori. Passione per la vita: la Jana che ama gli uomini e si innamora di uno in particolare. La passione di Elias che sa essere rispettosa e aspetta.
Nè ci risparmia il dolore: la vita spezzata, gli agnelli, l'orrendo omicidio.
Il tuo racconto Pia è una cattedrale barocca dentro una piccola chiesa di campagna.
E' uno scrigno di pietra ricco di gemme.
E' l'essenza stessa della Sardegna.
Grazie Pia per questa emozione!

Pedra di Gente di Sardegna mi scrive:

Ho mancato all'appuntamento della presentazione de L' Ultima Jana, ma ho avuto la possibilità di leggerlo e mi ha rapito il cuore. Quindi desidero rinnovarti i miei più sinceri incoraggiamenti, non smettere di scrivere, sono rare le persone come te e credimi (anche se non ci conosciamo) sei necessaria a riempire il cuore di quella antica conoscenza e tradizione, che per me restano l'unico filo del legame che ci lega al posto da cui veniamo, fosse questa vita o quelle che seguiranno quel filo ci farà trovare sempre la strada di casa.
Un augurio a te cara Pia, che il nuovo anno possa portarti tutto ciò che più desideri e l'ispirazione per un nuovo meraviglioso sogno da condividere con tutti noi.





lunedì 8 dicembre 2008

Ho letto "In nome della Madre" di Paola Sirigu

Ho finito di leggere da alcuni giorni In nome della madre di Paola Sirigu e, come sempre mi succede quando finisco un romanzo, ho bisogno di un momento di tregua per interiorizzarlo. Ogni romanzo, che ti possa essere piaciuto o meno, ti lascia qualcosa dentro. E questo qualcosa deve venire fuori. Le mie sono le impressioni di una lettrice, non certo di un esperto o di un critico letterario, ci tengo a precisarlo. La storia è ambientata in Ogliastra nella seconda metà dell'Ottocento e narra della dura vita e del tragico avvicendarsi degli eventi di Nannai, donna che compie un percorso di riscatto sociale e personale utilizzando il mezzo della auto giustizia/vendetta. La vita di Nannai e il suo modo di reagire si colloca quindi all'interno della storia di una Sardegna avvilita, annichilita, sfruttata dalle istituzioni, che non trova nella Legge costituita la via dell'affrancamento. Ho trovato che la trama si snodi su due registri linguistici, con due Io narranti che si intersecano come una spirale di DNA per costruire insieme una storia che è dramma e come tale va condivisa. Il primo io narrante è la voce della storia, della cronaca, un incontro che assume quasi un distacco scientifico documentario; l'altro, che entra lentamente e che trova il suo culmine nel finale, è l'io narrante che partecipa al dramma, in parte lo condivide, lo vive nel suo femminile sardo dolore, è questo l'io narrante che partecipa ai sentimenti e descrive i sardi e il mondo che li circonda con alti picchi narrativi. L'uno e l'altro non si elidono ma anzi si costruiscono insieme raccontando la tragedia della storia sarda che è tragedia umana. Caso ha voluto che la lettura fatta proprio l'altro giorno della prefazione di Giuseppe Marci al Muto di Gallura di Enrico Costa (alla quale rimando) mi aiutasse a capire la volontà da parte dello scrittore - di un romanzo storico - di storicizzare gli eventi ma all'interno di un tessuto narrativo letterario che deve coinvolgere il lettore. Grazie Paola per questa storia tutta sarda, anche se trovo difficile partecipare e stare dalla parte di Nannai. Lo devo confessare.

Sento la necessità di porre due domande alla scrittrice:

La prima, forse sembrerà semplicistica, è: hai attinto da una storia vera? Dove hai trovato l'ispirazione?

La seconda, di carattere ideologico, è: tu emergi come una scrittrice che umanamente condivide le scelte fatte da Nannai. E' vero? Pensi che la scelta atavica della giustizia fatta da sé sia condivisibile?


La risposta di Paola Sirigu è arrivata nel forum di www.gentedisardegna.it

domenica 7 dicembre 2008

Discorso su L'ultima jana di Pia Deidda a Tortolì

Presentazione a Tortolì de L'ultima jana

L'Università della terza età e la Biblioteca Comunale di Tortolì vi invitano alla presentazione del romanzo il giorno 22 Dicembre 2008 alle ore 16,30 presso la sede della biblioteca in Via Vittorio Emanuele 23. Saranno presenti Pier Paolo Argiolas dottore di ricerca all'Università di Cagliari e Barbara Laconi guida delle Grotte Is Janas di Sadali.

Discussione intorno a L'ultima jana

Per ascoltare l'audio serve FireFox






Oggi 23 Dicembre 2008 aggiungo:

Scrivo una breve nota del pomeriggio di ieri nella Biblioteca Comunale di Tortolì. Aiutata da Pier Paolo Argiolas dell'Università di Cagliari, da Barbara Laconi guida della Grotte di Sadali e dalle letture di Morgana Cucca, ho parlato della mia jana ad un pubblico numeroso (come a Torino c'erano una sessantina di persone) e molto eterogeneo: dalle allieve della Scuola Media di Osini (che hanno partecipato attente e con tante domande molto interessanti e stimolanti), agli studenti con qualche annetto in piu' dell'Università della Terza Età di Tortolì e Lanusei, alle altre persone presenti, fra cui alcuni volti amici, e alla presenza della paradisolana Antonia Pessei. E' stata una occasione piacevole dove si è riconfermata l'attenzione dei lettori sia verso il genere letterario della favola, che permette vari livelli di lettura ad un pubblico molto ampio ed eterogeneo, sia, soprattutto, l'interesse rivolto alla Sardegna e alle nostre tradizioni.

Da La Nuova Sardegna del 23 Dicembre 2008:

Tortolì, in biblioteca arriva "L'ultima jana" di Pia Deidda

Proseguono, di settimana in settimana, le presentazioni di nuovi libri nella sala convegni della biblioteca comunale, guidata da tanti anni da Anna Maria De Monte. Ieri pomeriggio, è stata la volta del libro "L'ultima jana", di Pia Deidda. Pia Deidda è nata nel 1958 in Ogliastra ed è di origini fabrianesi da parte di madre. A Lanusei, dove ha vissuto, ha frequentato la scuola elementare, la media e anche il Liceo Scinetifico. Si è quindi trasferita a Torino, dove si è laureata in architettura. Vive da circa tre decenni nel capoluogo sabaudo, dove insegna Storia dell'Arte in un istituto superiore. E coltiva sempre la passione per la scrittura e il disegno. Così come è stato sottolineato ieri pomeriggio nel corso della presentazione del nuovo libro, Pia Deidda, ispirandosi a una leggenda che si racconta nelle conosciute grotte Is Janas di Sadali - che si trovano nella zona della barbagia di Seulo, ai confini con il territorio provinciale ogliastrino - "Ha creato una favola piena di sentimento, a volte umoristica, a volte ironica, ma sicuramente intrisa di amore e di nostalgia per una terra antica e piena di fascino come la Sardegna" (l.cu.)

LIBRERIE SARDE DOVE TROVARE PER ORA L'ULTIMA JANA

LIBRERIE DI CAGLIARI

Libreria Murru, V.San Benedetto 12c

Pzza Repubblica srl, Pzza Repubblica 23

La Stazione C.Lib.snc, Via Roma 24

Dettori cart.libre srl, Via Cugia 3

Il bastione, Pza Costituzione

Andrea Meloni, Is Cornialias


LIBRERIE QUARTU SANT'ELENA

Primalibri srl , Via Gorizia 95


SADALI

Book shop, Grotte Is Janas

Book shop, Ecomuseo delle Acque della Barbagia

Casa Museo, Via E. d'Arborea

Edicola, Via G. Deledda

Ambascada, P.zza Municipio